Dopo 74 anni di servizio, quella che un giorno è stata la nostra aerolinea di bandiera giunge alla fine dei propri voli.
Noi di inoleggio.it, nel settore turismo da molti anni, abbiamo condiviso clienti, colleghi, momenti buoni e meno buoni con questa azienda, che nel bene e nel male ha fatto la storia dell’aviazione internazionale.
A lei dedichiamo questo saluto, non senza una lacrima e con l’emozione di chi saluta per sempre un amico.
Gli inizi e il successo
Alitalia, nata il cinque di maggio del 1947 è stata il simbolo della rinascita economica italiana dopo la seconda guerra mondiale. Grazie alla professionalità del personale e a gestioni brillanti, negli anni ’70 era già la settima linea aerea a livello mondiale, con più di un milione di passeggeri all’anno.
Questi sono stati gli anni migliori, con un aumento progressivo della flotta e con collaborazioni eccezionali che l’hanno portata a essere l’aerolinea ufficiale delle olimpiadi di Roma 1960 e di vari papi.
Il lento declino e la fine
Dai primi anni 80 comincia una lenta e inesorabile corsa allo spreco e alla malagestione che spinge l’azienda dentro a un vortice di debiti da cui non uscirà più.
Sono molti i tentativi fatti negli anni e le iniezioni di capitale da parte dello stato italiano che però non hanno nessun effetto sui risultati di Alitalia che continua a perdere soldi, fino ad arrivare a un buco attuale di più di 1.800 milioni di euro.
Sul bordo del fallimento, nel 2017 viene ammessa all’amministrazione controllata da parte del governo italiano, però la sua situazione non fa altro che peggiorare. Fino all’arrivo del COVID, che solo sarà il colpo di grazia.
Con perdite di 2 milioni di euro e con dieci volte meno passeggeri di Ryanair o di Air France, Alitalia chiude le sue porte e nasce ITA, una linea aerea molto ridotta tanto per quanto riguarda la flotta come per il personale.
ITA, la nuova speranza per i lavoratori
Alle 7.35 del 15 di ottobre 2021 atterra a Bari il primo aeromobile ITA, con volo AZ1637 da Milano. Tutti i dipendenti indossano ancora la vecchia divisa dell’Alitalia. È l’inizio di questo nuovo progetto.
Gli aerei azzurri mantengono il tricolore, ricordando la professionalità e lo splendore del passato. Solo qualche protesta da parte dei lavoratori lasciati fuori da questa nuova esperienza. Purtroppo entrano in ITA un lavoratore su quattro della vecchia compagnia.
I nostri auguri a tutto il personale
Da parte nostra non possiamo che rallegrarci per questo nuovo progetto e sperare che venga gestito nel migliore dei modi. Che si faccia azienda al puro stile italiano con onestà e soprattutto senza mai spostarsi da una realtà, quella del turismo, che cambia in maniera veloce praticamente ogni giorno.
Come consiglio ai nuovi gestori, possiamo dire di fare attenzione a tutte le fonti di ricchezza che può portare la gestione di una linea aerea e di sfruttarle al massimo. Pensiamo alle ancillary revenues come la gestione delle sale VIP, dei parcheggi, la vendita a bordo, la prenotazione di hotel e di noleggio auto a Roma o Milano, i due principali aeroporti di questa nuova realtà.